Nuove comunità, nuove relazioni: uno sguardo alle fragilità e alla longevità

Siamo una regione che invecchia a una velocità costante e che deve ripensare strutturalmente ai propri modelli comunitari e assistenziali, per evitare qualunque fenomeno di esclusione sociale ma soprattutto per mantenere pro-attivi tutti i cittadini dell’Emilia-Romagna.

  • Lavoriamo sui modelli dell’abitare condiviso: le esperienze di abitare condiviso possono generare valore sociale diffuso, stimolando fiducia e cooperazione. Le istituzioni pubbliche devono facilitare i processi e regolare queste forme di condivisione.
  • Promuovere forme di collaborazione tra pubblico e privato, sostenendo lo sviluppo di azioni di welfare generativo che coinvolgano la comunità locale e le risorse sociali del territorio, stimolando economie della reciprocità e collaborazione sociale.
  • Favoriamo il riuso – anche temporaneo – di edifici abbandonati promuovendo l’autogestione comunitaria di beni collettivi, costruendo centri aggregativi in grado d’intercettare e prevenire isolamento sociale e degrado.
  • Incentiviamo il cohousing pubblico, con il supporto delle amministrazioni locali e regionali, offrendo incentivi fiscali e agevolazioni sui canoni di affitto, creando progetti di silver cohousing con l’obiettivo di fornire alloggi sicuri e stimolare la socializzazione tra gli anziani.
  • Diamo sostegno ai caregiver. In attesa di una legge nazionale, la Regione Emilia-Romagna è stata la prima a dotarsi di una legge regionale finalizzata a valorizzare l’apporto dei caregiver e a sostenerli nella loro vita. Per dare continuità a questo supporto e ai servizi erogati occorre garantire sul bilancio regionale dotazioni di risorse congrue e stabili nel tempo.
  • Emilia-Romagna Regione senza Barriere. Promuoviamo incentivi, contributi e facilitazioni dell’iter burocratico per l’abbattimento delle barriere architettoniche, e dall’altro lato sanzioni certe per chi non si adegua.
  • La nostra regione deve diventare un baluardo del diritto all’Auto-determinazione. Lavoriamo per la verifica sull’applicazione della legge 15/19 contro le discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere e approviamo una legge regionale contro l’omotransfobia sul modello di quella della Puglia. 
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