La Sanità deve restare pubblica, accogliente e un esempio
Il sistema sanitario e ospedaliero dell’Emilia-Romagna resta uno tra i migliori del Paese ma, in particolare a seguito della pandemia del Covid-19, siamo consapevoli di come la qualità del servizio sia diminuita e presenti sempre maggiori difficoltà. Il sistema della sanità territoriale, ridimensionato da scelte fatte nel passato, deve essere al contrario rafforzato con una dotazione adeguata, mentre assistiamo a fenomeni nuovi, quali un preoccupante bisogno di attenzione verso temi di salute mentale in particolare da parte dei giovani.
- Occorre sostenere un piano di investimenti per il potenziamento e la valorizzazione del personale medico e infermieristico nelle strutture sanitarie pubbliche regionali. Vanno favorite migliori condizioni di lavoro e potenziate sia le strategie di gestione delle conseguenze degli atti di violenza a cui quotidianamente assistiamo, sia le strategie di prevenzione agendo a livello strutturale/organizzativo, sociale e personale.
- Per andare incontro alle esigenze di tutti i cittadini occorre potenziare la rete di assistenza sanitaria di base. Vanno incrementati gli infermieri di Comunità (attualmente in numero insufficiente rispetto ai fabbisogni) attivando i posti Ospedale di Comunità anche attraverso investimenti nelle strutture. Per limitare l’ingorgo dei Pronto Soccorso va valorizzato l’infermiere di continuità che tanto influisce nelle dimissioni e ammissioni protette.
- Introduciamo il supporto psicologico nelle scuole e lo psicologo di base, rafforzando i servizi di assistenza per gli studenti per affrontare problematiche legate all’ansia, allo stress scolastico e all’eco-ansia, promuovendo campagne che affrontino lo stigma legato alla salute mentale, incentivando i giovani a cercare aiuto senza paura di essere giudicati.
- Sosteniamo il diritto all’interruzione della gravidanza, intervenendo sulle strutture sanitarie che nei fatti lo negano e rilanciando il ruolo dei consultori.
